I piccoli allievi cominceranno a sperimentare il lavoro sul palco e davanti alla macchina da presa attraverso un percorso di tipo ludico-didattico, si utilizzeranno cioè gli esercizi ed i giochi teatrali (secondo il famoso metodo di Viola Spolin) per permettere agli allievi di conoscere e scoprire le proprie capacità e possibilità, per migliorare il concetto di lavoro di gruppo e di auto-disciplina, per incrementare la potenzialità del linguaggio e lo sviluppo armonico della gestualità.
Il corso è aperto a tutti i bambini dai 7 agli 11 anni che abbiano già maturato 1 anno di esperienza presso l’Accademia Teatrale Lorenzo Da Ponte
L’impostazione può variare in base all’andamento del gruppo, per dare priorità alle necessità individuali dei bambini, anziché concentrarsi sul rendimento globale. Per questo il programma che viene qui esposto può subire dei repentini cambiamenti in corso d’opera, spesso in modo radicale: è quindi da considerarsi come una linea guida indicativa.
Si insegneranno alcune tecniche di rilassamento, fondamentali per un primo lavoro di “destrutturazione” degli allievi. Le tecniche, diverse tra loro per tipologia e finalità, hanno lo scopo di portare gli allievi ad un ipotetico “stato zero”, su cui ricostruire lentamente il rapporto con i propri movimenti ed i propri i gesti, imparando a conoscerli e a gestirli. L’obiettivo verrà raggiunto attraverso gopchi di gruppo: si imiteranno i movimenti degli animali, si farà finta di muoversi in mondi immaginari o di trasformarsi in creature completamente inventate dai bambini, cogliendone caratteristiche e sfumature.
Attraverso la conoscenza dei propri movimenti e dei propri gesti, i bambini cominceranno a “prestare” il proprio corpo e la propria espressività all’azione scenica. Si inventeranno assieme delle storie che dovranno poi essere interpretate attraverso il solo uso dei movimenti e delle espressioni. È la fase in cui il gruppo comincia ad essere solido e compatto, permettendo agli allievi più timidi e riservati di esprimersi liberamente, e agli allievi più sicuri di sè e più “carichi” di energia di mettersi a disposizione degli altri.
Si insegneranno ai giovani allievi l’articolazione e la corretta fonetica, per abituarli fin da subito a mantenere la cadenza dialettale nei limiti accettabili. In pratica i piccoli attori impareranno a parlare in modo corretto attraverso giochi di parole e di memoria divertenti.
È prevista (e obbligatoria) la realizzazione di uno spettacolo di fine corso, che ha lo scopo di concretizzare il lavoro fatto durante l’anno.
Un corso di teatro, rispetto alle attività sportive o musicali, difficilmente risulta noioso per un bambino, ma sicuramente le prime due lezioni sono quelle che più complesse, poiché spesso si trova con compagni differenti da quelli a cui è abituato, in un ambiente completamente nuovo. È importante che i genitori, nel caso in cui il bambino già dopo la prima lezione esprima la volontà di non proseguire, di insistere con delicatezza a provare almeno un’altra volta. A noi il compito in queste due lezioni di fargli capire che le possibilità di divertimento e di libertà di espressione della propria fantasia sono infinite, che il gruppo è e dev’essere un supporto continuo e non un nemico, che il docente ha voglia di divertirsi quanto e più di loro. Quasi sempre già dalla terza lezione il bambino si trova completamente a proprio agio, e il difficile sarà farlo smettere di recitare!
Il nostro metodo didattico, in tutti i corsi, si basa sulla forza del gruppo: i bambini più chiusi e riservati velocemente scopriranno il gusto ed il piacere di stare con gli altri e di condividere le proprie idee, quelli più sicuri di sé e più “attivi” scopriranno la gioia di mettersi al servizio degli altri.
È importante far capire loro che nessuno gli metterà nessuna pressione. Saranno loro, durante il percorso, ad impegnarsi sempre di più per raggiungere l’obiettivo comune, migliorando significativamente anche la loro capacità di concentrazione e di apprendimento, e questo si ripercuoterà positivamente anche sull’andamento scolastico.
Fateli venire vestiti come vogliono, con le loro t-shirt preferite. Se hanno voglia di portare giochi, armi-giocattolo, quaderni e colori per disegnare lasciateglielo fare. Sarà nostra cura far in modo di far rientrare le loro abitudini e le loro passioni all’interno del percorso didattico.
Vittorio Veneto è raggiungibile con il servizio di linea extraurbano (Per linee e orari collegatevi a questo link).
Dalla stazione degli autobus proseguire a destra e seguire il Viale della Vittoria. Dopo 10 minuti troverete sulla vostra sinistra Via Pagliarin, una strada ad “L”. Il cancello dell’Accademia è alla fine della strada.
Autostrada per Belluno. Uscita Vittorio Veneto Nord. Proseguire a destra per Vittorio Veneto. Superare il centro storico di Serravalle (tra i due archi) e girare a destra in via Pagliarin, una strada ad “L”. Il cancello dell’Accademia è alla fine della strada.
Dalla stazione del treno proseguire a sinistra e scendere su Viale della Vittoria. Proseguite a sinistra. Dopo 10 minuti troverete sulla vostra sinistra Via Pagliarin, una strada ad “L”. Il cancello dell’Accademia è alla fine della strada.